Tricia Sullivan – Un profilo

Ringraziamo Nick Parisi per averci concesso l’utilizzo del materiale riguardante Tricia Sullivan  già pubblicato sul blog Nocturnia

Buona lettura!


 

TricisaSullivan 2Ci sono alcuni autori che sfuggono a ogni definizione, scrittori che pur facendo completamente parte di un genere, ne trascendono i limiti, ne sfruttano e ne piegano le regole per creare qualcosa di infinitamente personale.
Per una sorta di gustosa ironia si tratta di quegli stessi nomi che da più parti vengono considerati come i più interessanti del recente panorama anglosassone.
O come alcuni tra i nuovi migliori talenti del genere fantastico tout court se preferite.

Se volessimo compilare una ipotetica lista, tra i tanti nomi da inserire non potrebbe mancare Tricia Sullivan.

Tricia Sullivan nasce il 7 luglio del 1968, non so se si possa definire come un prodotto del ’68 ma di sicuro all’interno della sua narrativa finiranno per confluire molti dei temi e delle tendenze della cultura popolare sorti dopo questo periodo.
Tra i quali una sorta di femminismo non convenzionale, che sarà sempre presente all’interno delle sue opere.

Il luogo di nascita è il New Jersey, ma la Sullivan non ci rimarrà per tutta la vita. Già nell’adolescenza la futura scrittrice dimostra la sua natura indipendente, lei stessa si diverte a raccontare di come abbia cominciato a praticare karate all’età di tredici anni giusto per sfuggire al controllo di genitori troppo iperprotettivi.
Ed è sempre con lo stesso spirito, che la ragazza del New Jersey intraprenderà il suo primo viaggio all’estero: a soli 16 anni, infatti Tricia Sullivan trascorre un periodo di studio ad Okinawa in Giappone
Rimane sorpresa dalla considerazione e dal rispetto  di cui godono  le arti marziali in Oriente e dal loro essere parte integrale di un certo tipo di Cultura.
Però rimane ancora più sorpresa al suo ritorno negli Stai Uniti, quando si rende conto proprio delle enormi differenze che si possono riscontrare nelle  specifiche visioni culturali tra i due popoli anche su un unico semplice argomento come le arti marziali.
Così la sua esperienza di viaggio sembra insegnarle che la conoscenza è  certamente potere (sulle cose e sulle persone), ma che esistono diversi modi di poter vedere (e ragionare) sulle stesse cose.
E che non necessariamente possono corrispondere al sentire comune.

Nel corso degli anni  la ragazza del New England unirà alla pratica del karate anche gli studi di musica e di astrofisica che contribuiranno ad arricchire ulteriormente il suo bagaglio culturale.
In più avviene anche un’ altra cosa.
Tricia Sullivan comincia a scrivere.

TriciaSullivan 1Per la verità, i tentativi iniziali non vanno esattamente a buon fine.
Più volte i suoi primi racconti vengono rifiutati dalle riviste e dagli editors, però è proprio su quelle prove non riuscite che l’autrice lentamente lima sempre di più le proprie capacità, inserisce un numero via via crescente di elementi di cultura pop e di violenza, ma si diverte anche  a giocare sui luoghi comuni relativi ai rapporti tra sessi e sviluppa una sua visione femminista della fantascienza.

Proprio nel momento in cui l’autrice sembra vicinissima a rinunciare arriva il primo successo: nel 1995  un  suo racconto dal titolo The Question Eaters viene acquistato e finisce con l’ essere inserito all’interno del quinto volume di Full Spectrum, una delle più importanti serie di antologie statunitensi del periodo.

Sempre nello stesso anno la casa editrice Bantam acquista i diritti di Lethe, il suo primo romanzo che ottiene il plauso della critica ed i complimenti entusiasti di colleghi come David Brin e Ian McDonald che ne apprezzano i toni forse un po’ audaci, ma sicuramente adatti ad un pubblico contemporaneo.

Due anni dopo, nel 1997 arriva anche un secondo romanzo: Someone to Watch Over Me, un ‘opera piena di influenze post cyberpunk, all’interno del quale l’autrice riversa (specie nella costruzione della figura del protagonista ) tutte le sue conoscenze sulle arti marziali.

Nel frattempo però, la vita dell’autrice ha continuato a cambiare: ha conosciuto Steve Morris, una figura importante di quel mondo del karate  da lei tanto amato, con lui si è sposata e ha messo su famiglia. E, sempre con lui, ha deciso di lasciare gli Stati Uniti per trasferirsi in Inghilterra.
Sarà lei stessa a spiegare la scelta, nel corso di numerose interviste, motivandola col fatto che nel vecchio continente, quando spiega di essere una scrittrice di fantascienza perlomeno ha la sensazione di incontrare gente che sappia davvero cosa siano i libri invece di persone che seguono il genere solo attraverso film e telefilm.

TriciaSullivan DreamingE l’ Inghilterra ricambia. Non solo la contea dello Shropshire accoglie la famiglia, ma lentamente la scrittrice comincia ad essere considerata quasi di casa, al punto da cominciare a concorrere (e spesso anche a vincere) nei maggiori premi inglesi.
Nel 1999 vince l’Arthur C. Clarke Award per il romanzo Dreaming in Smoke  mentre lo stesso Selezione naturale (Maul)  il romanzo appena pubblicato da Zona 42, raggiunge la finale non solo dello stesso Arthur C. Clarke ma anche del BSFA, il più importante tra i contest britannici.
Certo non sono sempre tutte rose e fiori, la stessa scrittrice nell’introduzione italiana a Selezione Naturale racconta sommessamente di come abbia scritto la prima e la seconda stesura del romanzo nel bel mezzo di  una gravidanza e di come ad un certo punto l’intera famiglia sia rimasta senza casa,
Però alla lunga, come dicevamo, l’ Inghilterra ricambia.

Selezione naturale uscito in origine nel 2003,  è probabilmente uno dei romanzi più maturi della scrittrice, che ancora una volta prende un concetto classico della fantascienza rielaborandolo alla luce della propria sensibilità.

Il concetto in questione è quello di un mondo senza uomini, di un epidemia che ha spazzato quasi tutti i maschi dalla faccia del pianeta. Un tema, come dicevamo, affrontato decine di volte, nella narrativa: ricordo, ad esempio, il classico Houston, Houston do you Read? di James Tiptree o  molti romanzi di Joanna Russ o ancora il misconosciuto Nomansland  scritto nelTriciaSullivan OccupyMe 1993 dallo scrittore britannico David Guy Compton (da noi tradotto col titolo Terra di Nessuno da Urania Mondadori nel 1996). Ma anche nei comics e basterebbe ricordare, il capolavoro di Brian K. Vaughan Y L’Ultimo Uomo, senza dimenticare vari film e telefilm, girati sia per il cinema che per la televisione.
Solo che Tricia Sullivan ci aggiunge del suo e non mi riferisco solo alla forte carica di violenza (mai gratuita, però) presente in Selezione naturale e nemmeno alle scene all’interno del Centro Commerciale, che finiscono per dare un senso di assedio continuo al già precario equilibrio psicofisico di molti personaggi. Mi riferisco piuttosto al continuo giocare con i luoghi comuni, al loro totale ribaltamento.

Dopo la pubblicazione di Selezione naturale, Tricia Sullivan ha continuato a scrivere ottima fantascienza, spingendosi sempre verso i limiti di quelli che sono considerati i confini del genere. L’ultimo romanzo, uscito nel Regno Unito nel gennaio 2016 è Occupy Me, una storia che mescola in
maniera brillante angeli sui generis, pterodattili, veterinarie di mezza età e alieni alla ricerca di uno scopo.

Tricia Sullivan gestisce un blog, e questa è la sua pagina facebook uffciale.

Pubblicato in Selezione naturale.