Arresto di sistema, recensioni #8

Arresto di sistema Cop 663x900Condividiamo con molto piacere l’articolo dedicato ad Arresto di sistema pubblicato qualche tempo fa sul blog Verso l’infinito a tappe.

Prima di proporvi qualche passaggio della recensione del romanzo di Charles Stross ecco cosa scrive Linda De Santi a proposito del nostro progetto (grazie!):

“per chi ancora non la conoscesse, [Zona 42] è una casa editrice di fantascienza e fantastico che da un anno a questo parte ha sfornato un libro più bello dell’altro. Li ho notati subito per la qualità delle loro pubblicazioni, che anche “editorialmente” sono uno spettacolo (le copertine sono fantastiche!). Ma soprattutto, sono arrivati sul mercato con l’intenzione di riportare la fantascienza nelle librerie, e solo per questo li stimo tantissimo. Perciò, oh appassionati di fantascienza o presunti tali, vi consiglio di dare subito un’occhiata al catalogo di questi bravi signori e di iniziare a calarvi nei meravigliosi universi di Zona 42.”

 

Ma veniamo ad Arresto di sistema:

“In Arresto di Sistema c’è veramente un sacco di roba: rapine virtuali, cybercrimini, giochi online, ambientazioni fantasy, scene d’azione degne di un thriller, spionaggio, omicidi e situazioni umane e sentimentali.
La cosa positiva è che ci si immerge in una lettura intensa, si ride delle trovate geniali di Stross, si solidarizza con i personaggi frustrati dalla vita da freelance, ci si appassiona alle indagini, si trattiene il fiato nelle scene sul filo della tensione e si gode (da bravi geek) delle bellissime scene di combattimento in virtuale.
[…]
A differenza di altri titoli che trattano di videogiochi, questo non rischia di essere apprezzato soltanto dai nostalgici degli anni ’80 e dai geek, ma può piacere a un pubblico variegato.

Il futuro di Charles Stross contiene un’intepretazione lucida e acuta del presente (presente in cui i Social Network e il virtuale hanno un ruolo sempre più pervasivo), che non attribuisce alla tecnologia un ruolo negativo o positivo ma assegna all’uomo – e a nessun altro – la decisione su che uso farne.”

 

(leggi tutta la recensione sulle pagine di Verso l’infinito a tappe)

 

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